A cura di Diego Agnoletto
La bandiera della brigata partigiana "Negrin". Le stelle sulla sinistra indicano il numero dei caduti. (Foto di Diego Agnoletto) |
"Il garibaldino", fregio per l'asta portabandiera della brigata Negrin, opera dell'intagliatore e doratore Carlo Geromin. |
Il partigiano comunista Oreste Licori, nome di battaglia "Negrin", fucilato dalle brigate nere a Mirano il 1° novembre 1944. In suo onore fu intitolata la brigata partigiana operante nel trevigiano. |
Il partigiano Wladimiro Paoli (1926-1944) a cui fu intitolato un battaglione della brigata Negrin. |
Va notato come un comunista avesse scelto come nome di battaglia quello del socialista Juan Negrin Lopez, prima ministro delle finanze e poi presidente del governo della repubblica spagnola del ’36 e come l’intitolazione di una brigata della bassa trevigiana ad un partigiano della provincia di Venezia ribadisca i legami, anche operativi fra l’entroterra veneziano e il trevigiano.
Speranza De Benetti Paoli (1906-1952), mamma di Wladimiro Paoli. |
La
bandiera è stata fatta, con tutta probabilità nel 1947, da Speranza Paoli (05/09/06-29/09/52), moglie di Nicola Paoli antifascista,
perseguitato e molto attivo nella Resistenza, e madre di Wladimiro nato il
12/02/26 e caduto in azione a Piombino Dese il 19/09/44 a 18 anni. A
quest’ultimo venne intitolata la brigata mobile d’assalto operante fra Casale
Cendon e Roncade.
Il "garibaldino", fregio per l'asta, è stato intagliato da Carlo Geromin 108-54, di professione intagliatore e decoratore, antifascista, decorato di medaglia di bronzo e di croce di merito al valor militare.
Il "garibaldino", fregio per l'asta, è stato intagliato da Carlo Geromin 108-54, di professione intagliatore e decoratore, antifascista, decorato di medaglia di bronzo e di croce di merito al valor militare.
Il partigiano Carlo Geromin (1908-1954), medaglia di bronzo al valor militare. |
NdC
- Il testo di Diego Agnoletto è edito in I quaderni di Nicola Paoli, Una famiglia comunista attraverso il fascismo e la Resistenza, a cura di Marina Anastasio, Istresco, 2012, pp. 33-34.
- Le foto, scattate o riprodotte da Diego Agnoletto, sono edite - tranne quella di Geromin - in Il dovere della memoria, Mogliano nella Resistenza, di Corrado Tegon, 2010.
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