CLN Veneto Liberazione, Treviso 1945 -
Le sedi dei comandi partigiani al 27 aprile 1945, in vista della liberazione di Treviso (Mappa IGM aggiornata 1924). Da sinistra
1 - Santa Bona via Orsenigo, casa dei contadini Giuriati conosciuta come "casa ex Tonello": Comando militare della Piazza di Treviso (CVL), cap. Ennio Caporizzi; 2 - Ponzano via Santandrà, casa "Rubelli" (mappa), conosciuta come "casa Franz":
Direzione politica con il prefetto nominato dal CLN avv. Leopoldo Ramanzini
3 - Canonica di Fontane, incontro di comandi militari e dirigenti politici
in vista dell'occupazione di Treviso; Santa Bona Nuova presso la canonica (al centro, asterisco rosso *): scontro a fuoco tra fascisti e la scorta del prefetto Ramanzini che, la sera del 28 aprile 1945, si sta recando in bicicletta a prendere possesso della prefettura di Treviso. |
Per una cronologia dettagliata dell'insurrezione di fine aprile 1945 che portò alla liberazione di Treviso - definita dall'autore «il più bell'assalto popolare, "risorgimentale" della nostra storia» - si rimanda a Fausto Schiavetto (1). Che sottolinea come:
«L'insurrezione e la lotta antitedesca del 1943-45 si inseriscono in una lunghissima tradizione popolare che va dalle lotte anticeltiche del IV secolo a. C., alla lotta dei comuni contro il Barbarossa, alla lotta contro le orde imperiali di Massimiliano ai tempi della guerra di Cambrai, alle lotte del Risorgimento e della 1.a Guerra mondiale. In questa serie antitedesca, che sarebbe oltremodo sciocco trascurare per il futuro, la Resistenza ha un posto d'onore.»Tutti i verbali del Comitato di Liberazione Nazionale Provinciale di Treviso, dal 26 aprile 1945 fino al suo scioglimento dopo le elezioni del 2 giugno 1946 sono stati pubblicati, con un ricco apparato critico e una densa introduzione, da Marco Borghi (2).
Qui ci limitiamo a riportare un paio fra i più significativi documenti di quei giorni conservati nell'archivio dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca Trevigiana (Istresco).
Venerdì 27 aprile 1945 si riuniscono nella canonica di Fontane di Villorba i membri del CLN e il Comando Militare della Piazza di Treviso.
Preso atto delle trattative in corso per la resa del comando tedesco, a mezzo del vescovo Antonio Mantiero, si decide per il momento di soprassedere all'occupazione della città di Treviso, autorizzando invece le operazioni militari partigiane nei dintorni del capoluogo.
«La seduta è presieduta dal Rappresentante del P.S. [Partito Socialista] sono presenti i membri del C.L.N e il Comando Militare. Assente ingiustificato il rappresentante del P.L. [Partito Liberale]
In primo luogo si discute dell'opportunità di iniziare l'occupazione della città e si discute in particolare se sia opportuno di iniziare l'azione malgrado le trattative in corso col Comando Tedesco svoltesi a mezzo di S. E. il Vescovo di Treviso.
Piero [Dal Pozzo - del PCI] sostiene che l'azione servirebbe anche a decidere il Comando di Piazza Tedesco e a facilitare le trattative. Su ciò tutti sono d'accordo.
Siccome però le notizie militari fino a questo momento pervenute non sembrano consigliare un'azione immediata, si decide all'unanimità di autorizzare l'azione per la zona circostante la città in modo da permettere tutti quei preparativi e quelle occupazioni necessarie a preparare l'occupazione totale.
Il Comando Militare, invitato ad esporre la situazione del Comando stesso e la forza a sua disposizione, comunica che Vin Vincenzo [uno dei vari nomi di battaglia del capitano Ennio Caporizzi, comandante della Piazza partigiana di Treviso] viene nominato Comandante delle Formazioni, Carini [Umberto Romagnoli] Vice Comandante, e Turno [Guido Tonello di Giustizia e Libertà] Capo di Stato Maggiore. Quanto alle forze, comunica che esse ammontano complessivamente a 4000 uomini, dei quali 2500 armati e 1000 di questi provvisti di armi automatiche.
Si decide quindi che il Comitato Politico e il Comando Militare siedano ancora clandestinamente in località diverse e si stabilisce come recapito per entrambi la Canonica di Fontane [parroco Angelo Sarti]».
Le operazioni militari per la liberazione della città di Treviso hanno inizio ufficialmente
Sabato 28 aprile 1945 alle ore 18.
Questo l'ordine del comando militare partigiano della piazza di Treviso
COMANDO MILITARE DELLA PIAZZA DI TREVISO
z.o. [zona operazioni] ore 16,20 del 28.4.45
ORDINO: ai Comandanti di Settore di attuare il previsto piano di occupazione (P.O.1); ciascuno secondo le direttive ricevute.
In particolare dispongo che:
1° Siano subito occupati il capoluogo di provincia e mandamento, tenendo presente che gli edifici pubblici, gli impianti di pubblica utilità, tutti i magazzini e depositi viveri devono essere ad ogni costo difesi e conservati.
2° Si disarmino tutti gli appartenenti alle disciolte forze armate nazifasciste, avviandone tutti i componenti in separati campi di concentramento;
3° Si blocchino tutte le strade che conducono alla montagna onde impedire la fuga dei nazifascisti, con particolare riguardo ai criminali di guerra;
4° Si sequestrino e si tengano a disposizione del Comando Piazza tutti gli automezzi del nemico;
5° I comandanti di settore mi terranno informato dello sviluppo delle operazioni.
6° L'occupazione deve avere inizio alle ore 18 dello stesso giorno.
II COMANDANTE MILITARE DELLA PIAZZA
Ennio Caporizzi (3)
IL V. COMANDANTE MILITARE DELLA PIAZZA
Romagnoli Umberto
IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Guido Tonello
L'INVIATO DE [L] COMANDO GENERALE ALTA ITALIA
Ricapito Pasquale (4)
La sera precedente, 27 aprile 1945, era stato emanato a Padova l'ordine di insurrezione generale
da parte del Comando Militare Regionale Veneto del CLN, a firma di "Pizzoni" (gen. Sabatino Galli)
NOTA
(1) Fausto Schiavetto, Intervista ad Enrico Opocher ed altri scritti e ricerche sulla Resistenza Veneta, 1997, pp. 163-199. Le due citazioni sono a p. 116 e a p. 185.
Il volume, stampato a cura dell'autore, "ricercatore dell'Università di Padova, Facoltà di Scienze Politiche, Istituto di Studi Storici", è disponibile in copia autografata presso la biblioteca dell'Istresco.
(2) Marco Borghi, Dopo la guerra. Politica, amministrazione e società nei verbali del CLN provinciale trevigiano (26 aprile 1945 - 27 giugno 1946), 1997, Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nella Marca Trevigiana - Cierre.
(3) Il nome di battaglia di Caporizzi risulta "Gerardi" (p. 678 Istresco, Diari storici...) o "Gerardo Ruggero" (nell'Atto costitutivo del Comando Piazza di Treviso, in Schiavetto, 1997, pp. 163-165)
(4) Su Pasquale Ricapito, comandante della missione alleata "Aurora" operante nel 1944 dapprima nella zona di Modena e poi a Milano, vedi in Bibliografia, la relazione di Enzo Boeri (capo del Servizio Informazioni del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà).
(1) Fausto Schiavetto, Intervista ad Enrico Opocher ed altri scritti e ricerche sulla Resistenza Veneta, 1997, pp. 163-199. Le due citazioni sono a p. 116 e a p. 185.
Il volume, stampato a cura dell'autore, "ricercatore dell'Università di Padova, Facoltà di Scienze Politiche, Istituto di Studi Storici", è disponibile in copia autografata presso la biblioteca dell'Istresco.
(2) Marco Borghi, Dopo la guerra. Politica, amministrazione e società nei verbali del CLN provinciale trevigiano (26 aprile 1945 - 27 giugno 1946), 1997, Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nella Marca Trevigiana - Cierre.
(3) Il nome di battaglia di Caporizzi risulta "Gerardi" (p. 678 Istresco, Diari storici...) o "Gerardo Ruggero" (nell'Atto costitutivo del Comando Piazza di Treviso, in Schiavetto, 1997, pp. 163-165)
(4) Su Pasquale Ricapito, comandante della missione alleata "Aurora" operante nel 1944 dapprima nella zona di Modena e poi a Milano, vedi in Bibliografia, la relazione di Enzo Boeri (capo del Servizio Informazioni del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà).
Nessun commento:
Posta un commento