mercoledì 23 ottobre 2019

Una nemesi storica: il riutilizzo nel 1945 delle lapidi fasciste contro le "inique sanzioni" del 1935


Lapidi sanzioni -
Lapide fascista con iscrizione originale (ma i simboli del fascio eliminati) a ricordo delle sanzioni economiche volute
dalla Società delle Nazioni contro l'aggressione italiana all'Etiopia - diventate operative il 18 novembre 1935 -
presente nella piazza centrale di Miane (TV) di fronte al monumento ai caduti. (Foto: 22.10.2019)
Testo: «18 Novembre 1935 XIV / A ricordo dell’assedio / Perché resti documentata nei secoli /
l’enorme ingiustizia / consumata contro l’Italia / alla quale / tanto deve la civiltà / di tutti i continenti».
(Sulla base dei documenti riportati nel sito del Comune di Cinisello Balsamo si può affermare
che la lapide sia stata murata - a Miane come in tutti comuni italiani - il 18 novembre 1936).

Trichiana - BL, 2 maggio 1945: riutilizzo della lapide delle sanzioni economiche contro l'Italia fascista (1935)
in onore dei partigiani caduti combattendo il fascismo. (Foto: 22 ottobre 2019)
Testo: «Il Btg. L. Manara / ai suoi caduti nella lotta di Liberazione
Merlin Antonio, Palman Aldo, Barp Michele, Candeago Giovanni, Como Giuseppe,
Bertanza Pietro, De Bona Renato, Bernard Luigi, Cibien Giovanni, Bonetta Mario
Trichiana li 2 - 5 -1945».

Un'analoga lapide, riutilizzata il 22 luglio 1945 in memoria dell'eccidio nazista 
dei dieci civili di Zapparè, si trova nell'atrio del comune di Trevignano (TV).

mercoledì 1 maggio 2019

Dopo l'omicidio di Matteotti: Giovanni Girotto, tranviere repubblicano di Treviso ucciso dai fascisti il 15 giugno 1924. (Una lunga resistenza)

Vicolo Giovanni Girotto, Treviso - 
La stradina dedicata al tramviere repubblicano Giovanni Girotto 
ucciso nel 1924 (ferito il 15 giugno e morto il giorno successivo)
 da una squadra di manganellatori 
fascisti 
di Treviso per aver protestato contro il rapimento e l'omicidio
del deputato socialista Giacomo Matteotti.
(Rapimento e uccisione avvennero il 10 giugno, il corpo fu nascosto
e recuperato solo il 16 agosto successivo, ma da subito  fu chiaro
a chi voleva vedere che Matteotti era stato assassinato).
Via Giovanni Girotto si trova vicino all'incrocio
tra i viali 
Cacciatori 
Orleans, a poca distanza dal luogo
in cui il giovane antifascista fu bastonato a mor
te. 
In attesa dell'apertura  sempre troppo lenta  delle sbarre del passaggio a livello di viale
Cacciatori verso Santa Maria del Sile, quante volte mi son chiesto, guardando il nome dell'ultima stradina sulla destra prima dell'incrocio con viale Orleans, «ma chi sarà mai questo G. Girotto "martire per la libertà 1902-1924"»?
In questi giorni, in maniera del tutto casuale, sono venuto a capo del mistero.
Cercavo nel mio archivio notizie sul deputato del partito popolare Italico Corradino Cappellotto[1]. Fra i tag con questo nome uno mi rimandava al numero 13/1946 di Rinascita, l'organo del Comitato di Liberazione Nazionale di Treviso, in cui era ricordato l'abbandono dell'aula e del posto di consigliere comunale da parte di Cappellotto nella seduta del 22 ottobre del 1924, l'anno dell'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. 
In quel 22 ottobre nella sala consiliare di Treviso (sindaco il fascista Luigi Faraone) era all'ordine del giorno la commemorazione di alcuni "onorati cittadini" e dell'aviatore medaglia d'oro Giannino Ancillotto, morto qualche giorno prima in un incidente stradale.
Giovanni Girotto, il tranviere repubblicano
 ucciso dai fascisti di Treviso
nel giugno 1924, a 22 anni.
La Voce Repubblicana, 20.7.1924
Avuta la parola, Cappellotto  dopo aver reso onore alla figura di Ancillotto  ricordò il brutale assassinio di Matteotti e quello del tramviere trevigiano Girotto, un repubblicano che aveva manifestato il suo sdegno per tale omicidio. «Il povero Girotto era un onesto operaio: non ha fatto male a nessuno ed è degno di essere commemorato in questa aula come gli altri cittadini». Al che il sindaco gli tolse la parola. E Cappellotto, di rimando: «Questo non è un Consiglio Comunale!». Si alzò e se ne andò esclamando: «Viva Matteotti, Viva Girotto, Viva la libertà!».
Una breve ricerca in rete mi portò al sito della Casa Museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine (RO), nella cui emeroteca online sono presenti alcuni numeri di giornali dell'epoca con la notizia dell'uccisione del tramviere Girotto.
Particolarmente dettagliata la cronaca del quotidiano del PRI (a diffusione nazionale) La Voce Repubblicana che riferisce come il giovane Giovanni Girotto, colpito al collo da randellate di nerbo di bue domenica 15 giugno 1924 sul mezzogiorno, sia stato lasciato morente sul ciglio del fossato di viale Trento Trieste, nei pressi della stazione. Da parte sua, Il Gazzettino del 22 giugno 1924 informa della rapida conclusione delle indagini della questura, che avevano portato all'arresto dei presunti colpevoli dell'omicidio: sei fascisti fra i quali il consigliere comunale Guido Feltrin abitante in via Zermanese.
Mi limito in questa sede a proporre i due articoli, senza approfondire la vicenda con altre cronache del tempo e le carte del tribunale che permetterebbero di conoscere l'esito del processo. Ma non ci vuol molto ad immaginare come gli assassini se la siano cavata con poco. Di certo, Guido Feltrin  il più noto dei componenti la squadra omicida  lo si troverà più tardi nell'albo d'oro dei fascisti che, per le loro benemerenze, si sono meritati la qualifica di "squadrista"[2].


La Voce Repubblicana

Giovanni Girotto, il giovane antifascista
morto il 16 giugno 1924,
ucciso dai fascisti di Treviso per aver protestato
contro il rapimento di Giacomo Matteotti
.
Cronaca della Voce Repubblicana,
il quotidiano del Partito Repubblicano Italiano
.
Trascrizione


I REATI … A FINE NAZIONALE
Tutta Treviso commossa e indignata
per la feroce soppressione del tramviere Girotto
TREVISO, 24 [giugno 1924]. — Il nostro giornale ha già pubblicato la sommaria notizia di un delitto di cui è rimasto vittima un repubblicano finito sotto i colpi di cravache dei soliti … ignoti. Ma poiché il fatto — dato il periodo nel quale è accaduto — ha commosso in modo straordinario la cittadinanza, credo opportuno trasmettervi intorno ad esso altri particolari.
Mentre l’intera cittadinanza, pervasa di indignazione e di grande turbamento per l’efferato delitto dell’on. Matteotti, seguiva le varie vicende della brigantesca impresa della banda di Palazzo Viminale, domenica 15 c., dopo le 12, sul ciglio del viale Trento e Trieste, veniva trovato semimorente il nostro giovane amico Giovanni Girotto, tramviere della Società Mestrina.
La morte sopraggiunta nella serata del lunedì [16 giugno 1924] senza che il giovane amico nostro potesse proferire una parola chiarificatrice sul misfatto da egli subito, lasciò a una infinità di congetture.
Certo si è che l’autopsia fatta sul cadavere venne ad avvalorare decisamente il più fondato sospetto: Giovanni Girotto è stato assassinato.
L’encomiabile campagna iniziata, e non ancora ultimata, dal “Gazzettino” ha servito indubbiamente a lumeggiare, nei suoi varii aspetti, il brutale delitto.
Ormai non vi deve essere alcun dubbio: l’autopsia richiesta espressamente dalla Procura del Re poté dimostrare che la soppressione del Girotto fu determinata da colpi di nerbo flessibile inferti sul collo, determinando la frattura della base del cranio.
Come avvenne il delitto e quale fu il movente?
L’autorità di P.S. espressamente inviata dalla Procura del Re sta svolgendo con un certo successo le sue indagini. Queste debbono essere portate con la massima sollecitudine al miglior compimento.
Bisogna escludere a proprio che la morte sia accidentale o per eventuale rissa… Le circostanze in questo caso sono di una chiarità meridiana.
Comunque, non vogliamo minimamente dubitare della buona volontà della nostra P.S. Gli elementi positivi, affinché le indagini abbiano successo, non mancano. È tempo che si ponga fine alle bestiali gesta dei soliti randellatori che da vario tempo avevano scelto la zona intercorrente tra il viale Trento e Trieste ed il subborgo S. Antonino per compiere, in completa libertà e sotto il naso della polizia e dei carabinieri i loro randellamenti quasi quotidiani e nelle stesse ore notturne.
Il nostro morto ed il pianto desolante della vecchia madre orbata del figlio invocano giustizia sollecita e completa.
Auguriamoci, per il bene e il decoro della nostra città, che gli ultimi avvenimenti che ancora tengono sospesi ed accorati gli animi di tutti gli onesti cittadini italiani, possano servire di severo ammonimento, in alto ed in basso loco.
Ogni libero cittadino è e deve essere nel suo completo diritto di svolgere le sue attività sociali, senza che bande di violenti, coperti dalla più sfacciata impunità, continuino a rendere malsicura la incolumità personale!
Epperò in questo nostro caso, se con una certa soddisfazione vediamo che le indagini della P.S. procedono con speditezza da molto tempo in disuso per fatti consimili, non siamo affatto tranquilli del personale atteggiamento del signor Prefetto.  Si sussurra e si afferma nei quadrivi che l’abitatore del Palazzo di Piazza dei Signori voglia influire le risultanze dell’inchiesta giudiziaria non colpiscano certe persone e certe cose relative al Partito che, malgrado l’unanime indignazione pubblica, governa ancora il nostro Paese.
Il signor Prefetto è invitato a fare il suo dovere, lasciando che la giustizia segua il suo regolare corso e che i colpevoli, senza alcuna distinzione, vengano assicurati ad essa.
Se Dio vuole, a Roma, non impera più la banda di Palazzo Viminale!... Intenda chi deve intendere.
Un’interrogazione dell’on. Bergamo
Per intanto il nostro deputato on. dott. [Guido] Bergamo ha presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Interni sulle cause della morte del povero Giovanni Girotto.
I solenni funerali
Giovanni Girotto, repubblicano, ucciso dai fascisti di Treviso
per aver protestato contro il rapimento di Giacomo Matteotti. 

Necrologio sul Gazzettino di Venerdì 20.6.1924. 
Il trasporto funebre della compianta vittima della bestiale violenza, ha avuto luogo con straordinaria solennità.
Una vera fiumana di cittadini di tutte le classi, accompagnò all’ultima dimora il nostro povero giovane amico. Numerose le corone fra le quali spiccava quella di garofani rossi dei repubblicani di Treviso.
Tutti i partiti politici e le organizzazioni sindacali erano rappresentati. A nome della cittadinanza, sul piazzale della stazione ferroviaria, pronunciò un forte e sentito discorso l’on. Cappellotto.



Il Gazzettino



La notizia dell'arresto della squadra fascista di Treviso che uccise il tramviere
ventiduenne Giovanni Girotto è riportata dal Gazzettino di domenica 22 giugno 1924.

Trascrizione
L’uccisione del tramviere
La questura ha esaurito il suo compito — Sei arresti — Anche un consigliere comunale

La Questura ha esaurito, si può dire, il proprio compito e fra alcuni giorni presenterà i verbali all’autorità giudiziaria. Conviene riconoscere che la P. S., tanto da parte del Questore cav. Mars, quanto da parte di quei due egregi e valenti funzionari che sono i vice commissari dottor Bianchi e Marasciullo a cui è stato affidato il difficile lavoro delle ricerche, ha compiuto un’opera difficile in un termine relativamente breve.
Secondo il Questore il fatto andrebbe ricostruito, presso a poco, in questo modo:
In località varie, ma sempre nella stessa zona, come al “Cuor”, a S. Lazzaro e presso la Stazione, domenica scorsa sarebbero stata espresse frasi di minaccia contro alcuni tramvieri per l’atteggiamento da questi assunto durante gli ultimi avvenimenti politici. Fra coloro era un individuo che avrebbe istigato altri a «dare una lezione ai tramvieri». Fu così che venne colpito il Girotto Giovanni nelle circostanze che abbiamo descritte. Chi lo percosse? Ebbe intenzione di uccidere?
Dirà il magistrato quale imputazione dovrà essere ascritta alla brutale malvagità compiuta e chi sono i responsabili.
Oltre il Sartorello Alessandro, la Questura, come abbiamo detto ieri, ha proceduto ad altri arresti. Possiamo precisare i nomi: Guido Feltrin fu Antonio, d’anni 31 consigliere comunale fascista di Treviso, abitante in via Zermanesa di S. Antonino, ma negoziante nella nostra città. — Borsato Aurelio di Giuseppe da S. Antonino, d’anni 25, fabbro. — Acerbi Ivone fu Pietro, proprietario fornaio, nato ad Agugliaro (Vicenza), d’anni 33 e residente a S. Lazzaro. — Bettiol Pietro di Candido, d’anni 28, da S. Lazzaro, agricoltore.
Note

Italico Corradino Cappellotto,
avvocato, sindacalista, docente
e partigiano cattolico.
(Martirano CZ, 1886 - Treviso, 1947)
.
[1] L'avvocato Italico Corradino Cappellotto fu sindacalista cattolico dei contadini, avvocato e insegnante all'istituto tecnico Riccati. Deputato del Partito Popolare per una sola legislatura, la XXV del Regno (1919-1921) non venne ricandidato nel '21 per essere entrato in rotta di collisione con la dirigenza del partito. (Daniele Ceschin, Giuseppe Corazzin, Cierre Edizioni, Verona, 2001, p. 89). Sui contrasti, prima della Grande Guerra, del sindacalista Cappellotto con l'establishment cattolico trevigiano, in particolare col vescovo Longhin e il suo mentore papa Pio X, cfr. Luigi Urettini, Andrea Giacinto Longhin, Cierre Edizioni, Verona, 2002, pp. 32-36.
Un interessante ritratto di Cappellotto, in mortem, è stato pubblicato il 9 gennaio 1947 da Umberto Pizzinato ("Carminati" - vicecomandante del CVL veneto ed esponente dei Cristiano Sociali, il partito di C.) sul settimanale dei partigiani di Treviso Patrioti della Marca, col titolo "Il Partigiano Italico Corradino Cappelloto è morto". Vi si ricorda, fra l'altro, che «la sua casa [Via Pastro 1, Treviso] fu, specialmente dal Luglio 1943, il ritrovo di uomini politici di tutte le fedi. E quando l'occupazione nazi-fascista si abbatté sull'Italia, i primi convegni del C.L.N, i primissimi contatti fra i vari organizzatori del movimento Partigiano avvennero in casa sua».
Per altre notizie su I.C. Cappellotto, clicca qui.

[2] Feltrin Guido di Antonio, data di iscrizione al P.N.F. 9 maggio 1920, fascio di appartenenza Treviso. Cfr. Sqvadristi a noi! Squadrismo nella Marca Trevigiana, Devanzis, 2008.


SEMPRE NEL GIUGNO 1924: un altro tranviere ucciso dai fascisti, a Milano: Attilio Oldani (podcast)

Per una Anagrafe dei partigiani di Treviso


Un fondo di sei buste conservato nell’archivio dell’Istresco contiene le domande di iscrizione all’Anpi - primo passo per ottenere il riconoscimento della qualifica di partigiano - compilate tra la fine del 1945 e i primi mesi del 1946.
Per approfondire l’argomento rimando all’articolo di Natalia Marino I partigiani: per conoscerli e riconoscerli pubblicato il 18 novembre 2016 su Patria Indipendente online, di cui riporto un brano:

«Chi erano – nome e cognome – i partigiani e le partigiane? È incredibile, a oltre 70 anni dalla fine della guerra, quanto poco ancora si sappia della Resistenza come reazione, coraggiosa, di popolo, nonostante la molteplicità di libri, biografie e saggi di gran pregio e rigore, la memorialistica, le celebrazioni.
All’Archivio Centrale dello Stato, a Roma, esiste un fondo preziosissimo, potenziale nuova fonte di informazioni di grande rilevanza per storici e studiosi o per chi, semplicemente, volesse ricostruire la memoria democratica della propria famiglia. Si tratta del Ricompart, vale a dire l’insieme dei dossier e delle pratiche dell’Ufficio istituito dal Presidente del Consiglio Ferruccio Parri nell’agosto 1945 per il “Riconoscimento delle qualifiche e delle ricompense ai partigiani”. Oltre 700 mila fascicoli e quasi altrettante schede con la sintesi delle attività svolte, tra l’8 settembre ’43 e la Liberazione, da ognuno di coloro che nel dopoguerra richiese lo status di combattente o patriota».


Reazione, coraggiosa, di popolo...

Nel documento d'archivio che pubblichiamo qui sotto, datato 24 settembre 1944,
e proveniente dalle carte del 29° Comando Provinciale della RSI
sono segnati in rosso i comuni della provincia di Treviso non visitabili dalle Delegazioni di Assistenza “organi di controllo alla periferia della effettiva realizzazione delle varie previdenze assistenziali”. Motivo? 
«Precipuamente per il fatto che tali Comuni 
non risultano accessibili perché controllati da fuori legge».

Partigiani di Treviso -  

25 settembre 1944 - Comuni della provincia di Treviso non visitabili dalle Commissioni di Assistenza fasciste perché controllati dai fuori legge. (Archivio Istresco, ID 187, n. inv. 015 - Fondo RSI)



                                                                   

In questa pagina mi limito a pubblicare i dati essenziali di 122 appartenenti alle formazioni garibaldine che componevano la Divisione Sabatucci operante nei dintorni di Treviso. Si tratta di un numero ampiamente incompleto, tratto da una sola delle sei buste.
(Aistresco, ID 549, n. Inv. 047, Fondo Anpi_b 10, Domande Iscrizione Anpi - Divisione Sabatucci)

Avevo fotografato le schede nel 2015, attratto dal desiderio di conoscere chi fossero i partigiani del battaglione Mirando che operava nella zona a sud del capoluogo, vicino a dove abito, e il cui comandante, il ferroviere Alessandro Golfetto, ebbi occasione di conoscere in anni lontani.
Il rischio era che questo materiale restasse nel computer.
Oltre alle succinte note qui riportate, ogni singola domanda di iscrizione all'Anpi è corredata - nella scheda originale - di molte altre informazioni che permetterebbero di conoscere le biografie militanti di questi "umili e grandi eroi" nonché la capillare diffusione del movimento di resistenza nella città e nella pianura trevigiana.

Causa il "post" sovraccarico, riproduco qui sotto solo un particolare della domanda del comandante Golfetto: una semplice scheggia delle mille informazioni relative all'attività dei nostri partigiani che sarebbe possibile conoscere con la digitalizzazione e la messa in rete di tutte le domande.



Il carcere: la vera scuola dei più agguerriti militanti comunisti e partigiani. 
Subito dopo il 25 luglio 1943, caduto Mussolini, il futuro comandante partigiano Alessandro Golfetto
viene 
incarcerato a Trieste per aver distribuito - a Treviso - dei volantini contro la prosecuzione della guerra
stampati in casa di Mario Prevedello, professore di italiano al Riccati e 
futuro 
vicecomandante
militare veneto del CLN in rappresentanza del Pci. Gli altri due nomi citati sono: Panceri, uno studente
allievo di Prevedello e Gallani, un venditore ambulante di stoffe, repubblicano.

(Cfr. I. Bizzi, La Resistenza nel Trevigiano, 8, pp. 50-58)




Cognome e nome, genitori
luogo di nascita
Nome di battaglia
Data di nascita
Residenza
Titolo di studio
Professione
Stato  di famiglia
Unità partigiana di appartenenza
Ancilotto Giuseppe, di nn,  Marcon VE
1917.04.08
Zerman
via Bonisiolo
5. Elem.
Autista
Celibe
Negrin
Arrigoni Cleonfino, di Emilio e di Zanato Regina, Preganziol
Leo
1921.09.28
S. Trovaso
5. Elem.
Autista-meccanico
Celibe
Negrin - Mirando
Artuso Giovanni, di Ettore e di Tronchin Antonia, S. Angelo
Giovanni
1924.02.20
S. Angelo, via Canizzano
5. Elem.
Agente di Ps
celibe
Negrin - Mirando
Badin Angelo, di Alessandro e Marchetto Teresa, Preganziol
1921.03.18
Preganziol
via Baratta Vec.
5. Elem.
Contadino
Negrin - Mirando
Baldovin Giovanni, fu Francesco e Zanella Bartolomea, Lozzo di C.
Olmo
1911.01.09
Quinto
via Zagaria
5. Elem.
Fabbro meccanico
Celibe
Wladimiro, Negrin
Barzi Ernesto, fu Ernesto e Biondo Rosa, San Biagio Callalta
1922.01.08
Mignagola
5. Elem.
Meccanico
Celibe
Bottacin
Bellio Mario, di Ferruccio e fu Trevisin Antonia, Treviso
Mario
1916.04.19
Treviso, via Aleardi 11
— [Completare]
Wladimiro
Benedetti Alfonso, di Antonio e Gobbo Prima, Rovarè
Ferro
1927.06.22
Cavrie, Via Ca’ Lion, 6
5. Elem.
Meccanico
Mazzini, Falco, Negrin
Benvenuti Armando, di Giuseppe e Brugnolotto Regina, Treviso
Armando
1925.08.19
Treviso, v. Gen. Guidotti 13
3. Avv. prof.
industriale
Impiegato
Celibe
Bottacin
Benvenuto Ugo, di Guido e Pessotto Amelia, Treviso
Jano
1923.09.04
Treviso, Santa Bona Nuova 66
5. Elem.
Autista
Celibe
Mazzini, Caduto [Bavaresco]
Bertoncello Giovanni, di Antonio
e  Gasparini Luigia, Sant’Angelo   
Pipo
1924.12.22
S. Angelo
5. Elem.
Ferroviere
Celibe
Negrin - Mirando
Bianchin Corrado, fu Sante e Martini Luigia, Carbonera
Lallo
1926.01.16
Mignagola
4. Elem.
Meccanico
Celibe
Bottacin
Bianchin Giovanna, di Valentino e Stefani Antonietta, Fiera
1924.06.23
Porto di Fiera
v. Pomponio A.     
5. Elem.
Commessa
Wladimiro (Ponzano)
Biffis Giuseppe, di Antonio e Foresto Maria, Fagarè
1926.01.08
Cavrie, via Ca’ Lion 18
5. Elem.
Minatore
Celibe
Bottacin
Boschin Egidio, di Giovanni e Casarin Elvira, Salzano VE
Macario
1914.10.25
Treviso, via Piave 12
5. Elem.
Autista-meccanico
Celibe
Negrin, Fabris
Bottacin Luciano, di Giovanni e Ronchi Ester, Besançon F
Friz
1926.01.11
Treviso, via Dogali 4
5. Elem.
Polizia Ferroviaria
[6.12.1945]
Celibe
Tollot, Mazzini, Wladimiro
Bottacin Ugo, di Giovanni e Ronchi Ester, Treviso
Bocia
1928.02.04
Treviso, via Dogali 4
5. Elem.
Commesso
Wladimiro      Caduto
Brambullo Giovanni, fu Giuseppe e di Castellani Iside, Treviso
Katia - Dante
1922.12.05
Treviso, via Piave 10 (1.X.45)
3. Avviamen  commerciale
Impiegato
Celibe
Mazzini, Wladimiro - Fabris
Bugin Giovanni, di Luigi, e Callegari Maria, Mogliano V.to
1924.10.01
Mogliano
5. Elem.
Pasticcere
Celibe
Negrin
Bugin Narciso, di Luigi e Callegari Maria, Mogliano Veneto
Jo.Jo
1926.09.30
Mogliano
Calzolaio
Celibe
Negrin
Buso Pietro, di Giuseppe e Favaretto Virginia, Treviso
Fogna
1911.11.26
Casier
Str. Comunale
5. Elem.
Ferroviere
Celibe
Btg. Sabotatori Ferrovieri
Buttazzoni Armando, fu Giuseppe e Vidoni Maria, Mortara PV
Ilka
1926.01.22
Treviso, via Andriana 76
3. Industriale
Negrin - Perini
Cabrio Orazio, fu Luigi e di De Piccoli Antonia, Casale
Miliardi
1922.10.01
Casale s. Sile, via Marconi 63
5. Elem.
Calzolaio
celibe
Wladimiro
Caldato Marcello, di Silvio e Taffarello Maria, Fiera
Sauro
1919.01.10
Fiera
Industriali
Radiotecnico
Celibe
Bottacin
Caldato Romeo, di Silvio e Taffarello Maria, Fiera
Giacobbe
1921.02.12
Fiera
Industriali
Radiotecnico
Celibe
Gruppo Brigate Garibaldi (intendente)
Camillo Giovanni, di Angelo e Ceccato [?] Giuditta, Mestre
Lea
1914.12.07
Mogliano V.to, via D. Bosco 23
5. Elem.
Pittore
Coniug
Negrin
Campion Antonio, di Emilio e Piovesan Teresa, Breda di P.
Ciccio
1919.12.03
Treviso, via Piave 12
3. Avviamen
Ist. Tecn. Inf.
Impiegato
Celibe
Wladimiro - Fabris
Campion Giuseppe, di Emilio e Piovesan Teresa,  Breda di P.
Cloridano
1927.03.13
Pero di Breda
5. Elem.
Operaio
Celibe
Wladimiro -  Fabris
Caprioli Plinio, di Giulio e fu Gasparini Amalia, Venezia
Nike
1923.08.13
Mogliano V.to, via Fiume
1. Avviamen. industriale
Impiegato
Coniug.  1 Figlio
Mazzini, Ferretto, Negrin
Carlesso Corrado, di nn, S. Trovaso
Pirata
1918.06.11
S. Trovaso
Inferiori
Cementista
Celibe
Negrin - Mirando
Casarin Giuseppe, di Mosè e Casarin Maria, Trebaseleghe PD
1927.09.20
S. Lazzaro
Borgo Savoia
2. Commerc .
Impiegato
Celibe
Ercole (Trebaseleghe)
Cattarin Primo, di Luigi e Gatto Maria, Casale sul Sile
Bomba
1924.10.22
Casale sul Sile    via Marconi
3. Elem.
Fornaio
Celibe
— [Wladimiro]
Cavallin Agnese, di Carlo e Bonazzon Teresa, Mogliano V.to
1921.04.03
Conscio
5. Elem.
Casalinga
Celibe
Wladimiro,Negrin
Cavarzan Eugenio, fu Giuseppe e Gallina Giuseppina, Maser
Gen
1913.05.08
Treviso
5. Elem.
Agente PS
Bottacin
Cescato Aldo, di Antonio e Bertoncello Anastasia, S. Angelo
Stalin
1926.08.22
S. Angelo, 23
5. Elem.
Appr. Murator
Celibe
Negrin - Mirando
Cescato Giuseppe, di Antonio e Bertoncello Anastasia, S. Angelo
Beppin
1923.12.29
S. Angelo, 23
5. Elem.
Scalpellino
Celibe
Negrin - Mirando
Cestaro Rizzieri, di Guglielmo e Toniolo Geltrude, Mogliano V.to
Leo
1911.09.01
Mogliano, via Olme
5. Elem.
Ferroviere
Celibe
Negrin
Cincotto Umberto, di nn, Venezia
Balilla
1929.12.15
Quinto,            via  Zagaria
5. Elem.
Falegname
Celibe
Negrin
Cocconcelli Stelio, di William e Folloni Bruna, Busto Garolfo, MI
1921.01.13
Mogliano Ve.to Via Ronzinella 
Laureando Medicina
Dentista (aiuto del padre)
Coniug .  Con Figli
Negrin
Cordioli Livio,  di Mario e di Bricos Aspasia, Barletta BA
Livio
1921.02.05
Treviso, via degli Stretti 9
4. anno Giurispruden
Studente
Celibe
Bavaresco - Maria
D’Arsiè Aldo, di Arminio e Reni Maria, San Giuseppe
1925[?]
19.12
S. Giuseppe,
via S. Agnese
Licenza commerciale
Impiegato
Coniug.
Mameli
Dal Bianco Gino, di Beniamino e Marotto Luigia, Treviso
Gino
1914.08.16
S. Lazzaro          via Ghirada
3 Commerc.
Meccanico
Vedovo
Negrin - Mirando
De Benetti Speranza in Paoli, fu  Augusto [?] e di Scaramuzza Teresa, Preganziol
1906.08.06

S. Lazzaro, via del Mestre 7
Casalinga
Coniug.  [4 figli]
Negrin [mamma di Wladimiro Paoli]
De Lazzari Gino, di Giovanni e Elica Maria, Casale sul Sile
1919.12.22
Casale sul Sile    via Morea 10
5. Elem.
Autista
— [Wladimiro]
Dotto Fortunato, di Antonio e di Cescato Natalina, Mogliano V.
Falco
1914.06.17
Mogliano, via Olme
5. Elem.
Operaio
Coniug   1 Figlio
— [Negrin]
Dotto Guerrino, di Domenico e Pavan Caterina, Treviso
Bisetto
1919.04.21
S. Lazzaro, via Nasicmben 15
5. Elem.
Fonditore
Negrin - Mirando
Fabio Mario, fu Francesco e di Croce Teresa, Cividale UD
Boia
1925.02.02
Treviso, via Fr.   Morosini 1
5. Elem.
Agente PS
Celibe
Triestina d’Assalto, Wladimiro
Fabris Pietro, fu Giuseppe e fu De Prà Giovanna, Treviso
1892.07.09
Treviso , via D’Alviano 9
Istituto tecnico
Ten. Colonnello

[Distretto Militare Treviso]
Fadel Carlo, di Giovanni e Maschietto Eugenia, S. Biagio C.
Carlo
1909.05.17
S. Lazzaro, via    del Mestre 8
5. Elem.
Fornaio
Coniug.    2 Figli
Negrin - Mirando
Fadel Sante, di Giovanni e Maschietto Eugenia, S. Biagio C.
Berto
1914.04.07
S. Lazzaro, via     del Mestre 4
Negrin - Mirando
Fantin Luciano, di Aldo e Carretta Maria, Treviso
Fuego
1926.07.14
S. Antonino,    via Fornaci 5
1. Superiore
Agente Pol ferrov
Celibe
Tollot, Wladimiro
Fantin Teresa, di Aldo e Carretta Maria, Treviso
Lella
1929.07.31
S. Antonino,    via Fornaci 5
2.Liceo
Studente
Nubile
Tollot, Wladimiro
Fava Luigi, fu Giuseppe e Corrazza Costantina, Vascon di Carb.
Cervo
1913.04.04
Vascon
5. Elem.
Meccanico
Coniug.
Bottacin
Favaretto Carlo, fu Giobatta e Zanetti Pasqua, Preganziol
Lino
1923.02.18
Preganziol
2. Industriale

Celibe
Negrin - Mirando
Favaretto Ernesto, di Vittorio e Tronchin Emilia, Preganziol
1926.01.05
S. Bona Nuova n. 78
5. Elem.
Autista-meccanico
Bavaresco
Fiabon Gino, di Giuseppe e Menghi  Teresa, Treviso
Silvio
1925.10.31
Treviso,            via  Dotti 4
5. Elem.
Autista
Celibe
Bavaresco
Fossaluzza Angelo, di Angelo e Crespan Stella, Breda
Gino
1925.07.17
Saletto
6. Elem.
Falegname
celibe
Pompeo Pivetta
Fregonese Bruna, di Pietro e Chinca Lina, Porto di Fiera
-
1924.03.28
Porto di Fiera, v. Pomponio A.
5. Elem.
Casalinga
-
Wladimiro
Gaiotto Costante, di Giuseppe e Pizzolato Maria, Casier
Reginetta
1924.09.19
S. Antonino, Borgo Furo
5. Elem.
Tipografo
Celibe
Brg. Baltera SV, Wladimiro
Gardin Domenico [Italo], fu Corrado e Selmi Marianna, Riese
Riccardo
1916.10.31
Zero Branco, v. Campocroce 26
Dr Lettere
Impiegato
celibe
Negrin
Gobbo Giovanni, fu Dante e di Trombetti Roma, Treviso
1922.08.11
Treviso, via Mercato Buoi 8
5. Elem.
Tappezziere
Celibe
Bottacin    Caduto
Gobbo Leone, di Giosuè e Conte Luigia, Treviso 
Toni
1909.11.06
S. Antonino, via Borgo Furo 15
5. Elem.
Ferroviere
Coniug.
Btg. Sabotatori Ferrovieri
Golfetto Alessandro, fu Federico e di Gava Augusta, Treviso
Sandro (Nini)
1916.02.17
S. Lazzaro, Borgo Savoia
5. Elem.
Ferroviere -operaio
Coniug.
Negrin - Mirando [comandante]
Goppion Ottorino, di Pietro e Brunato Angela, Casale s. Sile
Ottorino
1926.09.14
Treviso, via Piave 20
5. Elem.
Autista-meccanico
Celibe
Bottacin - Fabris
Guizzo Noris, fu Antonio e Volpato Adele, Selva del Montello
Carmen
1918.05.01
Treviso, Borgo Cavour 36
5. Elem.
Impiegata
Nubile
Wladimiro + varie
Marangon Romeo, fu Luigi e Carraretto Emilia, Treviso
Andrea
1919.11.15
Treviso, vicolo Nervesa 3
Avviamento al lavoro
Impiegato
Celibe
Wladimiro + com ando  Garibaldi
Martignago Pietro, di Luigi e Zamprogno Ida, Biadene
Piero
1919.09.15
S. Angelo
5. Elem.
Bracciante
Negrin - Mirando
Martina Enzo, fu Alberto e Bigaro Maria, Verona
Dotti
1915.06.28
Treviso
Dr  Economia e Commercio
Commercialista
Coniug.
Wladimiro-Coman Sabatucci
Marton Guido, fu Giov. Battista e Zanatta Carolina, Treviso
Fiumanò Guido
1921.08.16
S. Lazzaro, via Buel del Lovo 9
5. Elem.
Meccanico
Celibe
Non conosciuto da Commissione
Marton Tullio, fu Silvio e Zanatta Maria, Treviso (v. Buel del Lovo)
1919.06.28
S. Lazzaro, via Moncini 9
Non conosciuto da Commissione
Massariolo Bruno, di Angelo e Michelon Virginia, Casier
Bruna
1927.05.17
S. Angelo, 23
5. Elem.
Appr. Muratore
Celibe
Negrin - Mirando
Mastroiorio Cesare, di Angelo e Busato Elena,  Gaiarine
Oscar
1923.08.27
Zero Branco
3. Profession
Impiegato contabile
Negrin
Montagner Aldo, fu Giuseppe e Volpato Angela,  Sant’Angelo
Coppa
1920.01.09
S. Angelo
5. Elem.
Elettricista
Celibe
Negrin - Mirando
Oliver Antonio, di Gioacchino e Dariol Celeste, Breda di Piave
Toni
1916.11.20
Carbonera
5. Elem.
Impiegato
Celibe
Bottacin
Pagnoscin Domenico, fu Giovanni e Isolato [?] Natalina, Preganziol
1900.07.23
Treviso, Piazza S. Vito 6
Licenza tecnica
Assicuratore
Coniug.
Bocia [Bottacin]
Pagotto Luigi, fu Sante e Carniato Emilia, Carbonera
Romi
1917.10.28
Pezzan di Carbonera
3. Elem.
Cartaio
Celibe
Bottacin
Paoli Nicola, fu Giuseppe e Chiezzi Angela, Pitigliano GR [papà di Wladimiro]
Nicola
1899.12.17
S. Lazzaro via del Mestre 7
Autista
Coniug.
‘Con Prole’
[4 figli]
Negrin
Pellizzaro Dante, fu Giambattista e Casara Emilia, Albenga SV
1908.04.24
Treviso, via Callalta 5/L
Dr Legge
Consigliere di Prefettura
Coniug.   1 Figlio
Wladimiro
Perissino Corrado, Venezia di Antonio e Flamia Elvira
Rossi
1919.12.11
Mogliano V.to
Via Fiume 14
Elementari
Pittore
Coniug.
Negrin [Commissario]
Perissinotto Antonio, fu Pietro e fu Tonini Giovanna, Meolo VE
1896.02.22
Treviso, via Terraglio 234
3. Industriale inferiore
Operaio FF.SS
Coniug. 4 Figli
Negrin - Mirando
Perissinotto Giovanni, di Antonio e Caldiron [?] Noemi, Treviso
1923.08.20
Treviso, via Terraglio 234
4. Corso Mag. [?] inferiore
Aiuto macchinista
Celibe
Negrin - Mirando
Perissinotto Sergio, di Antonio e Caldiron Noemi
1926.08.15
Treviso, via Terraglio 234
5. Elem.
Aiuto macchinista
Celibe
Negrin - Mirando
Peters Ermanno, fu Ermanno e di Elena Brockman, Vienna
Armando
1914.07.26
Casale s. Sile, v. Trevigiana 13
2. Anno Ingegneria
Tecnico motorista
Celibe
Ex aviere tedesco - Wladimiro
Pianon Ugo, di Romano e Rossetto Emilia, Roncade
Maria
1916.12.13
Roncade (Trev)
1. Complem.
Tornitore mecc
Coniug.
‘Con Prole’
Tollot, Wladimiro
Pietrobon Angelo, fu Luigi e di Bandiera Teresa, Treviso
1922.12.02
Monigo, via Feltrina 65
5. Elem.
Aggiustatore mecc - autista
Wladimiro [scritto posteriore]
Pillon Bruno, di Luigi e Gheller Giovanna, Breda di P.
Lepre
1925.11.18
Breda di Piave
5 Elem.
Calzolaio
Celibe
Polo Roberto, di Augusto e Trimka [?] Emma, Stoccarda
Roberto
1909.04.20
Carbonera
Elementare professionale
Cartaio
Coniug. 2 Figli
Bottacin
Pupolin (o Popolin) Antonio, di Daniele e Trevisiol Elisa, Casale
1918.06.13
Casale
3. Elem.
Barcaro
Coniug. 1 Figlio
— [Wladimiro]
Pozzobon Pier Giocondo, di Liberale e Marcheggiano Jolanda, Genova
Bocia
1927.12.14
Treviso, viale D’Alviano 8
Liceo classico
Licenziando
Studente
Celibe
Bavaresco  Caduto
Pupolin Bianca, di Daniele e Trevisiol Elisa, Casale sul Sile
Bianco
1920.05.24
Treviso, viale Verdi 14
5. Elem.
Casalinga
Coniug.
Wladimiro
Renosto Sergio, di Fiorino e De Rossi Eugenia, Treviso
Edo
1927.12.31
Treviso, via Castellana 22
3. Commerc.
Impiergato
Wladimiro
Ronfini Giuseppe, fu Giorgio e fu Anna Ronfini
1889.12.16
Treviso, Piazza Filodrammatici 3
Dr Medicina
Medico libero professionista
Coniug.
Negrin - Mirando
Salvadori Italo, di Giovanni, Visnadello
Negus
1912.09.06
Treviso,              via Feltrina 2
1. Complem.
Autista-meccanico
Coniug   1 Figlio
Negrin + squadra Falco
Sartor Lino, di Ernesto e fu Basso Antonia, S. Alberto di Zero B.
Guido
1925.03.23
S. Alberto
Elementari
Ferroviere
Celibe
Mazzini, Negrin
Sbroggiò Angelo, fu Francesco,     Mogliano Veneto
Tortora
1916.04.23
Mogliano
3. Elem.
Manovale
Coniug
Negrin
Sbroggiò Sante, di Gioacchino, Mogliano Veneto
1925.02.21
Mogliano, Lazzaretto
5. Elem.
Meccanico
Celibe
Negrin
Scalco Franco, di Arturo,         Casale sul Sile
Mostaci
1917.05.19
Casale sul Sile
Dr Farmacia
Farmacista
Coniug   1 Figlia
Wladimiro
Scardala Attilio, fu Giacinto,  Carsoli AQ
Ugo
1919.04.27
S. Antonino, 19
Perito elettro meccanico
Perito elettromeccanico
Celibe
Wlad+comandante Divis.  Sabatucci
Scarpa Anselmo, fu Costantino, Treviso
Naso
1915.05.22
S. Antonino
5. Elem.
Barcaiuolo
Celibe
Barcaioli sabotatori
Scomparin Eliseo, di Francesco e Fadalto Natalina, Silea
1924.09.14
Treviso, S. Bona Case Nuove 73
3. Tecnica superiore
Assistente tecnico
Celibe
Bavaresco
Simeoni Giuseppe, di Guglielmo, Treviso
1915.01.20
Treviso, via Mandruzzato 2
3. Complem
Meccanico
Celibe
Bavaresco
Spigariol Alfredo, di Primo,    Treviso
Caporale
1906.11.25
S. Lazzaro, B.go  Savoia 48
4. Elem.
Falegname
Coniug
Negrin - Mirando
Sponchiado Antonio, fu Carlo e di Pavanello Luigia, Carbonera
Fortunello
1912.02.18
Treviso, via Piave 6
5. Elem.
Operaio
Coniug.
Wladimiro - Fabris
Taffarello Arnaldo, di Enrico, Treviso
Lallo
1924.10.09
Carbonera, via Quintavalle
5. Elem.
Contadino
Celibe
— [Bottacin]
Taffarello Mario, di Antonio, Carbonera
Lupo
1925.12.14
Carbonera, via Quintavalle
5. Elem.
Contadino
Celibe
— [Bottacin]
Tonello Santina, di Giacomo, Giavera del Montello
Kira
1925.11.01
Treviso            via Piave 12
5. Elem.
Casalinga
Nubile
Wladimiro
Torresan Guido, di Carlo e Simionato Stella, Preganziol
1922.01.28
Frescada
5. Elem.
Bracciante
Celibe
Negrin - Mirando
Tosato Danilo, fu Pietro e di Fuser Giuseppina, Preganziol
Nino
1924.09.12
Frescada, via Terraglio 30
Licenza tecnica ind.
Impresario edile
Celibe
Negrin - Mirando
Tosatto Ottorino, di Eugenio,     Sant’Alberto di Zero Branco
Giulio
1921.08.12
S. Alberto
1. Ginnasio
Contadino
Celibe
Wladimiro
Tronchin Severino, di Francesco,   San Lazzaro
Rino
1924.04.08
S. Lazzaro        via Moncini
3. Industriale
Falegname
Celibe
Negrin - Mirando
Vanin Corrado, fu Luigi e Favaro Corona, Treviso - [M.A.V.M.]
Sparviero
1920.06.07
Treviso, via Bianchetti 5
3. Industriale
Fattorino
Coniug.
Bavaresco
[comandante]
Vanin Sebastiano, di Luigi,      Santa Cristina di Quinto
Caramba
1921.01.20
S. Cristina
5. Elem.
— [Negrin?]
Vian Ariosto, fu Eligio,                Mogliano Veneto
1907.08.04
Mogliano Veneto
5. Elem.
Assistente edile
Coniug.   4 Figli
Negrin
Visentin Gino, di Pietro e Dalla Antonia Regina, Mogliano V.
Sergio
1915.11.10
Mogliano, via Rimini 10
5. Elem.
Cementista
Coniug   2 Figli
Negrin - Ortolan
Volpato Primo, di Alessandro, Zero B.
Volpe
1915.01.05
S. Lazzaro        via Cavini 8 a
2. Avviament  professionale
Meccanico
Coniug.
Negrin - Mirando
Voltarello Sante, di Natale e Bariol Virginia, Cendon 
1912.05.29
Silea, Via Cendon 68
8. Elem.
Agente PS
Coniug.   1 Figlio
Wladimiro
Voltarello Severino, di Natale e Bariol Virginia, Cendon
Lidia
1919.12.05
Cendon di Silea
3. Industriale
Ebanista
Coniug.
Mobili, Brg. Perini
Zanatta Cesira, ved. Costantini, fu Federico, S. Lazzaro
1911.11.11
Frescada
4. Elem.
Fruttivendola
Vedova
Negrin-Mirando
Zanatta Domenico, di nn   - Treviso
Ciccio
1921.02.24
Treviso, Vicolo S. Michele 3
5. Elem.
Autista
Wladimiro - GAP
Zanatta Ferruccio, fu Federico,       San Lazzaro
1919.08.02
S. Lazzaro
1. Commerc.
Agente PS a VE
Celibe
Negrin - Mirando
Zara Giuseppe, fu Eugenio, S. Lazzaro
 -
1902.04.15
S. Lazzaro         via Ghirada 8
5. Elem.
Autista
Coniug.
Negrin - Mirando

Nota
Formazioni Partigiane (ultima colonna):
dopo la virgola: ultima unità di cui fece parte
dopo il trattino: btg della brigata…
tra parentesi quadra: precisazioni del curatore





Dal canale YouTube The Best Song Of Sixty

Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano
La notte solo il vento gli faceva compagnia
Laggiù nella vallata è già pronta l'imboscata
Nell'alba senza sole eccoci qua
Qualcuno il conto oggi pagherà.

Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano
Il mondo è un mondo cane ma stavolta cambierà
Tra poco finiranno i giorni neri di paura
Un mondo tutto nuovo sorgerà
Per tutti l'uguaglianza e la libertà.
In soli cinque anni questa guerra è già finita
È libera l'Italia l'oppressore non c'è più
Si canta per i campi dove il grano ride al sole
La gente è ritornata giù in città
Ci son nell'aria grandi novità.
E scese dai suoi monti per i boschi fino al piano
Passava tra la gente che applaudiva gli alleati
Andava a consegnare mitra barba e bombe a mano
Ormai l'artiglieria non serve più
Un mondo tutto nuovo sorgerà
Per tutti l'uguaglianza e la libertà.
E torna al suo paese che è rimasto sempre quello
Con qualche casa in meno ed un campanile in più
C'è il vecchio maresciallo che lo vuole interrogare
Così per niente per formalità
Mi chiamano Danilo e sono qua.
E vogliono sapere perché come quando e dove
Soltanto per vedere se ha diritto alla pensione
Gli chiedono per caso come è andata quella sera
Che son partiti il conte e il podestà
E chi li ha fatti fuori non si sa
E chi li ha fatti fuori non si sa.
Se il tempo è galantuomo io son figlio di nessuno
Vent'anni son passati e il nemico è sempre là
Ma i tuoi compagni ormai non ci son più
Son tutti al ministero o all'aldilà
Ci fosse un cane a ricordare che
Andavi per i boschi con due mitra e tre bombe a mano
Un mondo tutto nuovo sorgerà
Per tutti l'uguaglianza e la libertà.

La Ballata dell'Ex, cantata da Sergio Endrigo, è una canzone scritta da Sergio Bardotti e Sergio Endrigo, e inserita nel Lp omonimo "Endrigo" del 1966.
Nel 1975 è stata reinserita nel lato A di un 45 Giri del gruppo "Duo di Piadena" che nel lato B conteneva "Pietà l'è morta".
Cfr. la scheda dei due dischi nel sito della Discografia Nazionale della Canzone Italiana
- 33 Giri "Endrigo",1966: http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=711
- 45 Giri "Pietà l'è morta", 1975: http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=614 
Testo e commenti in "Canzoni contro la guerra":
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=195#lyrics_song