Aldo Tognana, comandante della brigata partigiana "Treviso". |
Di questa riunione aveva scritto Sante Bovo nel suo interessante diario inedito, conservato nell'archivio dell'Istresco. (Busta 199, Fondo Scritture Popolari)
La foto era incorniciata e riparata da un vetro. La riproduzione quindi, oltretutto effettuata con mezzi di fortuna, è quella che è.
Però - in attesa di un eventuale approfondimento sia dell’attività della brigata sia delle memorie di Bovo - ci permette di conoscere questi “partigiani della porta accanto”, in prevalenza provenienti da famiglie della piccolo-media borghesia trevigiana (impiegati, geometri, ingegneri, professori, medici) che diedero il loro importante contributo alla Resistenza e alla sconfitta del fascismo. La sola compagnia mazziniana ebbe tre caduti: Danilo Segato, Giulio De Zuliani e Antonio (Nino) Zorzi.
Pietro Fusari, comandante della 32.a Formazione Mazzini della Brg. "Treviso" |
Bragaggia fornisce notizie anche di altri componenti della cpg. repubblicana.
In particolare ricorda Bruno Rossi, abitante in via Commenda, impiegato al catasto e suo “compare d’anello” assieme a Toto Tessari. Bruno Rossi era il padre di Domenico, attuale presidente dell’Associazione Mazziniana di Treviso. Catturato nella sua abitazione dalle brigate nere in aprile del 1945, Rossi fu sottoposto a torture, “ma quello potevi ammazzarlo, che non apriva bocca”. Assieme a Rossi fu catturato anche il geometra Gianni Zambelli, che manteneva i contatti con gli alleati tramite una radio nascosta a casa sua, in zona Squero. Pestato a sangue al Pio X “gli spaccavano le sedie sulla schiena”, neppure Zambelli parlò.
In Banca d’Italia lavorava pure Antonio Garelli. Vincenzo (Enzo) Cuzzato, studente di medicina, diventerà primario di cardiologia a Ca' Foncello, mentre Renzo Mazzon era un ferroviere che sarà poi anche consigliere comunale repubblicano.
Luigi Bernardi faceva il pasticcere e Mario Bellotto il “meccanico dentista” in piazza del Grano. Mirando Mazzoli era geometra e Sandro Sartorello aveva un laboratorio di insegne luminose. Franco Garelli, futuro informatore farmaceutico (vedi la sua bella intervista a c. di Angelo Ceron), era figlio di un impiegato alle poste e fratello di Antonio, altro partigiano della Mazzini.
Agostino Pavan (fratello del futuro sindaco Vittorino), sarà sindacalista Cisl e deputato DC mentre Sante Bovo, che abitava in zona Fiera, era operaio fonditore.
Clara Coletti, staffetta, futura insegnante al liceo Canova, di famiglia “risorgimentale” era sorella di altri due partigiani presenti in foto: il prof. Nando e l’ing. Alberto.
Agostino Pavan (fratello del futuro sindaco Vittorino), sarà sindacalista Cisl e deputato DC mentre Sante Bovo, che abitava in zona Fiera, era operaio fonditore.
Clara Coletti, staffetta, futura insegnante al liceo Canova, di famiglia “risorgimentale” era sorella di altri due partigiani presenti in foto: il prof. Nando e l’ing. Alberto.
Video-intervista a Ettore Bragaggia - Brano 1 - Brano 2
Registrazione audio integrale (durata 01:59:04)
Trascrizione/indicizzazione dell'intera intervista
Registrazione audio integrale (durata 01:59:04)
Trascrizione/indicizzazione dell'intera intervista
Bruno Rossi, partigiano della brigata Treviso,
caposquadra della 32.a compagnia Mazzini
Partigiani di Treviso - Bruno Rossi, partigiano della 32.a Formazione Mazzini della Brg. "Treviso" |
Documenti relativi alla sua attività antifascista appartenenti all'archivio privato del figlio Domenico.
Libretto del partigiano Bruno Rossi - Treviso, Ministero Italia Occupata (ministero soppresso il 5 luglio 1945 e sostituito dal Ministero Assistenza Post-Bellica) |
Bruno Rossi, minuta della domanda di riconoscimento della qualifica di partigiano. Ministero Assistenza Post-Bellica (documento successivo al 5 luglio del 1945) |
Partigiano Bruno Rossi, cattura da parte delle Brigate Nere e prigionia nel collegio Pio X di Treviso |